24 Ore di Le Mans – Il ritorno delle LMP2.

United Autosports conquista la 24 Ore di Le Mans 2024 nella classe LMP2 grazie all’esperto Oliver Jarvis ed ai giovanissimi Bijoy Garg e Nolan Siegel, che hanno “condotto” la loro Oreca-07 #22 fino alla bandiera a scacchi.

Il team anglo-americano ottiene così la sua seconda vittoria di classe a Le Mans dopo il successo del 2020, e si conferma ancora una volta tra le migliori compagini nell’era LMP2.

Si tratta inoltre del secondo successo personale anche per Jarvis, già vincitore in LMP2 nel 2017, e del trionfo al debutto per Garg e Siegel, due rookie di elevato talento e luminoso futuro, rispettivamente di 21 e 19 anni.

Recentemente proprio Nolan Siegel in seguito alle prestazioni fatte vedere a Le Mans, è stato messo sotto contratto dal team Indycar di Arrow McLaren per guidare una monoposto per il resto della stagione.

In LMP2 la gara è stata fortemente frenetica e molto intensa.  Pioggia, strategie, Safety Car, slow zones e molti altri fattori sono stati determinanti ed assieme alla fortuna, hanno coronato il vincitore nel ritorno delle LMP2 nella gara Endurance per eccellenza.

Tutti fattori la maggior parte dei quali erano al di fuori del controllo dei piloti o dei team stessi.

A partire proprio dalle condizioni meteo e di conseguenza della pista: sono state tra le più complicate come mai si sono viste in una gara recentemente.

La ripetuta presenza della pioggia in vari momenti delle 24 ore  ha infatti da un lato mantenuto alto il numero delle auto in lizza per la vittoria fino alle fasi finali di gara, dall’altro svantaggiato alcune vetture a causa del sistema a 3 Safety Car proprio di Le Mans, che ha fatto perdere giri o minuti preziosi a diversi concorrenti.

L’incredibile costanza ed il ritmo impressionante di Siegel e Garg negli stint tra il mattino ed il pomeriggio della domenica ha consentito tuttavia alla #22 di rimanere tra le posizioni di testa nella propria classe.

Come era logico aspettarsi, gli stint finali sono stati destinati al più esperto Jarvis, che anche grazie ad un tempestivo e ben studiato pit stop per passare agli pneumatici da bagnato, è riuscito a creare un distacco di oltre venti secondi sui diretti inseguitori, in particolare sulla #34 di Inter Europol e la #28 di IDEC Sport, e ha tagliato per primo il traguardo con oltre 18 secondi di margine sugli avversari.

Secondo posto in LMP2 per l’Oreca #34 di Inter Europol, vincitori di classe dello scorso anno.  Rispetto all’equipaggio che ha primeggiato nel 2023 solamente Jakub Śmiechowski è rimasto a difendere il trionfo.

Quest’anno il pilota polacco è stato affiancato dall’ex F2 Clement Novalak e dal veloce Vladislav Lomko, entrambi piloti della squadra nel Campionato ELMS.

Così come la prestazione della United #22 è stata senza sbavature, la vettura #34 ha completato una 24 Ore pulita, con un’ottima gestione del ritmo, riuscendo a rimanere sempre nel giro del leader durante la notte.

A completare il podio in LMP2 è stata l’Oreca #28 di IDEC Sport con Reshad de Gerus, Paul Lafargue e Job van Uitert alternatisi al volante.  Sfortunati durante un primo periodo di Safety Car in cui si sono ritrovati sotto di un giro, successivamente, grazie agli stint di van Uitert e de Gerus, sono riusciti a riportarsi a pieni giri e con l’ultima Safety Car a rientrare nel gruppo di testa per giocarsi il successo finale.

Quarta posizione di classe e vincitore in LMP2 Pro-Am l’equipaggio della #183 di AF Corse con Francois Perrodo, Ben Barnicoat e Nicolas Varrone trio di piloti di spessore.  La squadra di AF Corse è stata addirittura in testa alla gara per gran parte della notte e fino al mattino, con distacchi a proprio favore di circa 2 minuti.

Ciò che è mancato alla fine è stata la prestazione sul bagnato, con la #183 che è scesa di classifica nell’ultima parte di corsa concludendo al quarto posto.

La Top 6 in LMP2 è stata completata dalla #10 di Vector Sport in P5 e dalla #14 di AO Racing, che partiva dalla Pole Position, in sesta piazza.

Soltanto 3 macchine non sono riuscite a concludere la gara ritirandosi: #45, #30 e #9.  Molte altre invece sono state colpite da problemi sin dalle prime ore, vanificando di fatto qualsiasi loro velleità di podio.

È il caso, per esempio, della #47 di Cool Racing, pilotata anche dal giovane talento Mercedes Frederik Vesti.  Dopo appena due giri dalla bandiera verde, la vettura è stata portata dentro i box per riparare un radiatore danneggiato, facendo perdere così 5 giri al termine della prima ora di gara; allo scoccare delle 24 ore hanno tagliato il traguardo in decima posizione.

Anche la #25 di Algarve Pro Racing, squadra abituata sempre a lottare per le posizioni di vertice, e Campioni ELMS nel 2023, ha dovuto passare quasi due giri dentro i box per effettuare delle riparazioni a seguito di un contatto con le barriere nella prima ora di gara: alla fine ha rimontato sino alla P8.

Tra le vetture maggiormente seguite ed interessanti c’era la #37 di Cool Racing, condivisa dal trio ELMS Malthe Jakobsen, Ritomo Miyata e Lorenzo Fluxa.  L’equipaggio è rimasto in lizza per un ottimo piazzamento a podio fino a quando un problema nell’ultima ora li ha fatti retrocedere addirittura in P12.

Le vetture LMP2 questa stagione come previsto non disputeranno alcuna altra gara del Mondiale di Resistenza, ma le vedremo in azione a breve nuovamente in IMSA per la prestigiosa 6 Ore di Watkins Glen (23 giugno) e nell’European Le Mans Series per il terzo round del Campionato ad Imola (7 luglio).

Scritto da Leonardo Sofia

Foto: ©AlessandroSala

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