24 Ore di Le Mans – Ancora Porsche in LMGT3.

La Porsche #91 del team Manthey EMA vince nella classe LMGT3 la 24 Ore di Le Mans 2024 con Yasser Shahin, Morris Schuring e Richard Lietz.  L’equipaggio diventa così il primo a trionfare a Le Mans nella nuova classe LMGT3, finendo davanti alla seconda classificata BMW #31 di Team WRT ed alla Mustang #88 di Proton Competition terza.

La griglia composta da 23 vetture di classe LMGT3 ha dato vita ad una spettacolare 24 Ore di Le Mans, la prima con i regolamenti  LMGT3.  Fattori chiave della gara sono state la costanza dei piloti di categoria bronze (gentleman) e le strategie box nei passaggi dalle situazioni asciutto a quelle di bagnato.

Le condizioni meteo, in particolare durante le fasi notturne e del primo mattino, hanno condizionato maggiormente la corsa, con larghi tratti della corsa passate sotto l’acqua e dietro la Safety Car.

Durante tutto l’arco delle 24 Ore sono però state le due Porsche 911 GT3 R a dare maggiormente l’impressione di essere quelle da battere. Già a Spa, la doppietta Manthey con la #91 davanti alla #92, aveva fatto presagire che i favoriti sulla Sarthe sarebbero stati loro, ovviamente a meno di problemi tecnici.

È quanto, infatti, occorso ad Alex Malykhin, Joel Sturm e Klaus Bachler alla guida della #92 di Manthey Pure Rxcing, per i quali problemi al cambio ne hanno annullato le possibilità di vittoria e di buon piazzamento tra i primi della classe.

Al contrario, confermando le aspettative, la Porsche #91 di Manthey EMA è stata protagonista di una 24 Ore per lo più impeccabile, con una guida sempre pulita, rimanendo fuori dai guai durante le ore più complicate tra notte e pioggia.  Il passo gara dell’equipaggio ha fatto sì che il trio sia riuscito a controllare gran parte della competizione.

L’ottima strategia ha permesso a Manthey di smarcare le ore di guida del pilota bronze Shahin e di affidare poi il resto della corsa al giovanissimo Schuring (19 anni) ed dell’esperto Lietz (18a partecipazione a Le Mans). Di fatto quando la Porsche si trovava guidare la griglia in testa alle LMGT3 è stata per lo più inattaccabile.

Secondo posto per Team WRT con la BMW M4 GT3 #31 di Darren Leung, Augusto Farfus e Sean Gelael; così come Shahin sulla Porsche, anche il pilota bronze Leung ha completato egregiamente il compito di rimanere fuori dai problemi e consentire a Gelael e Farfus di completare le parti più complicate delle 24 ore.

In particolare, Augusto Farfus, pilota ufficiale BMW, si è reso protagonista di una scalata di posizioni della #31 sino alla Top 3, sfruttando l’ottimo stato di forma della vettura dopo la ripartenza mattutina a seguito dell’interminabile periodo di Safety Car.

Nonostante ciò, il passo della BMW non è stato all’altezza di quello Porsche e la rimonta si è dunque fermata alla sola seconda posizione.  Si tratta comunque di un buonissimo risultato per la casa bavarese, sia viste le performance estremamente deludenti delle due Hypercar del team, sia dopo il ritiro per colpe non proprie della stessa #31 a Spa.

Meno fortunata è stata la vettura gemella #46 con Valentino Rossi assieme a Maxime Martine Ahmad Al Harthy.  Anche loro hanno dimostrato passo e costanza, con Valentino che si è addirittura trovato in testa alla classe dopo le prime ore di gara.

Purtroppo, con il peggioramento delle condizioni, Al Harthy è stato colto di sorpresa perdendo il controllo della sua BMW ed andando contro le barriere nel primo settore del circuito. I  danni sono stati tali da costringere al ritiro immediato la vettura.

Completano il terzetto di testa al traguardo Dennis Olsen, Giorgio Roda e Mikkel Pedersen sulla Ford Mustang GT3 #88 di Proton Competition, che ottengono così il primo podio di sempre per una Mustang a Le Mans ed il primo podio stagionale.  Un terzo posto meritatissimo per Ford e per Proton, che dopo le prime difficili tappe del Campionato finalmente sono riusciti a sfruttare in pieno le potenzialità della nuova Mustang GT3.

Inoltre, appena fuori dalla Top 3 si è classificata anche la seconda delle 3 Ford Mustang GT3 presenti, la #44 con livrea gialla di John Hartshorne, Ben Tuck e Christopher Mies.  Qualche problema in più invece per la #77, vittima di un guasto allo sterzo che ha relegato la vettura americana al diciassettesimo posto di classe finale.

Completa la Top 5 la Lamborghini Huracan GT3 Evo2 #85 di Iron Dames con il trio rosa composto da Sarah Bovy, Rahel Frey e Michelle Gatting, mentre in sesta piazza chiude la prima delle Ferrari 296 GT3, la #55 di Vista AF Corse.

Una Le Mans tra alti e bassi per le numerose Ferrari 296 GT3 presenti in griglia: oltre alla P6 della #55 di Vista AF Corse, la vettura gemella #54 si è dovuta ritirare a causa di un incidente alla Chicane Dunlop dopo qualche ora dal via.

Tra le altre vetture del cavallino, la #86 di GR Racing è quella che ha mostrato il miglior passo, in particolare quando alla guida c’era il brasiliano Daniel Serra.  Un problema meccanico nelle fasi finali di gara ha allontanato la #86 dai primi posti e fatta chiudere fuori dalla Top 10.

Oltre a Ford, anche Lexus è riuscita finalmente un minimo a capitalizzare le potenzialità della RC F GT3.  Il team Akkodis ASP è dovuto correre ai ripari trovando in extremis il sostituto di José Maria Lopez a bordo della #87.  Jack Hawksworth dall’IMSA è stato assegnato per tale compito e si è fin da subito ambientato benissimo mostrando l’ottimo passo che contraddistingue l’inglese nelle gare in Nordamerica.

Anche il passo della #87 è stato sorprendentemente buono, aiutato anche da una azzeccata strategia quando si trattava di passare dagli pneumatici da asciutto a quelli da bagnato e viceversa.

A due ore dalla conclusione però alcuni danni alla parte anteriore della vettura hanno costretto al rientro ai box per riparazioni facendo scivolare l’equipaggio in ottava posizione.  La Lexus #78 ha mostrato anch’essa un ottimo passo ed è ha ottenuto una sesta piazza, il miglior risultato stagionale.

Tra le altre vetture debuttanti a Le Mans, McLaren è probabilmente quella che ha deluso di più: entrambe le vetture di United Autosports, la #59 e la #95, si sono ritirate in maniera anonima dalla gara, mentre la terza McLaren 720S GT3 #70 di Inception Racing, che partiva dalla Pole di classe LMGT3, ha chiuso solamente al tredicesimo posto.

Infine, Aston Martin, veloce per tutto il weekend, poteva benissimo puntare ad un piazzamento a podio con la #27 di Heart of Racing. L’equipaggio si è però dovuto arrendere ad un terribile schianto alla curva di Indianapolis, che ha fatto letteralmente volare la Vantage AMR GT3 che si è poi ribaltata.  La seconda Aston #777 presente ha chiuso in 9a posizione.

I risultati della 24 Ore di Le Mans delineano ora una situazione di Classifica molto interessante: al comando troviamo le due Porsche di Manthey, entrambe con 75 punti, mentre appena dietro c’è la BMW di Team WRT #31 con 73 punti.

Oltre il terzetto di testa i distacchi punti sono leggermente maggiori ma sempre tutti molto vicini: AstonMartin #777 con 42 punti, Ferrari #55 e Lamborghini #85 con 41 punti, AstonMartin #27 e Ford #88 con 37 punti,  BMW #46 con 36 punti.

Scritto da Leonardo Sofia

Foto: ©AlessandroSala

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