IMSA – La 6 Ore di Watkins Glen.

Porsche Penske Motorsport conquista la prestigiosa 6 Ore di Watkins Glen ottenendo il terzo successo stagionale grazie al successo della 963 #7 di Felipe Nasr e Dane Cameron.  In classe LMP2 vince l’Oreca #88 di Richard Mille AF Corse, mentre in GTD Pro e GTD vincono rispettivamente l’Aston Martin #23 di Heart of Racing e la Mercedes-AMG #57 di Winward Racing.

Lo scorso fine settimana è andato in scena il terzo Round della Michelin Endurance Cup del Campionato IMSA.  Come spesso ci è capitato di vedere nelle ultime gare Endurance in giugno (vedi Le Mans), nuovamente la pioggia si è resa protagonista indesiderata, condizionando fortemente l’andamento delle 6 ore di competizione.  Scrosci di pioggia si sono susseguiti, alternando periodi di asciutto e sole a momenti di acquazzoni intensi e visibilità ridottissima.

Questo ha comportato che molte squadre scommettessero sulla strategia da adottare con gli pneumatici, rendendo la classifica in tutte e tre le classi estremamente volatile ed in continua evoluzione.

È stato il talento brasiliano di Felipe Nasr nel suo ultimo stint a bordo della Porsche 963 #7 a ermettere di raggiungere la vittoria a 15 minuti dalla bandiera a scacchi, superando in Curva 1 l’Acura ARX-06 #40 del Poleman Louis Deletraz, che per tutte le ripartenze ha sofferto molto mandare in temperatura le gomme Michelin.

Il duo Porsche composto da Felipe Nasr e Dane Cameron ha dimostrato freddezza e bravura contrastando la pioggia e la bandiera rossa che nel finale ha interrotto momentaneamente la corsa a causa della troppa pioggia.

Con 1 ora e 22 minuti rimasti sul cronometro, la direzione gara ha deciso di interrompere momentaneamente la 6 Ore a causa della forte pioggia e della scarsa visibilità; un provvedimento necessario a mantenere la sicurezza di tutti in pista, dai piloti ai commissari lungo il tracciato.

Addirittura la precipitazione è stata così intensa che molte vetture, qualcuna ancora con gomme slick, sono uscite di pista a causa dell’acquaplaning durante il rientro ai box sotto bandiera rossa.

Dopo circa 40 minuti di interruzione, la gara è ripresa per gli ultimi 15 minuti di “sprint” sino alla bandiera a scacchi.

Alle spalle della Porsche 963 #7 trionfatrice si è classificata la Cadillac #01 di Renger van der Zande e Sebastien Bourdais, che nel finale ha provato a rimontare i rivali della casa di Stoccarda senza però riuscirci.  Il passo della Porsche è stato superiore ed il distacco finale tra i due equipaggi è stato di appena 7 decimi.

La seconda vettura di Porsche, la #6 con Nick Tandy e Mathieu Jaminet al volante, ha completato il podio concludendo in terza posizione.

Disastro in casa Acura, con la #40 di Louis Deletraz e Jordan Taylor che nonostante la velocità mostrata ha avuto grandissimi problemi con la temperatura corretta degli pneumatici,  riuscendo comunque alla fine ad ottenere la quarta posizione.

L’Acura #10 di Filipe Albuquerque e Ricky Taylor, ultimi vincitori a Detroit, si è dovuta invece ritirare proprio nel finale a causa di una gomma fissata male all’ultimo pit e poi persa in pista.

Quinta e sesta posizione per le due BMW di RLL, in particolare, per la #25 di Connor De Philippi e Nick Yelloly si è trattata di una 6a piazza da considerare come un successo: la vettura è stata vittima di un grosso incidente durante le prove libere ed aveva irrimediabilmente danneggiato il telaio della BMW M Hybrid V8.

Il team di Rahal è stato costretto a correre in extremis ai ripari e far arrivare un telaio di riserva; lavorando tutta la notte, i meccanici della marca teutonica sono riusciti a ricostruire per intero la vettura in una corsa contro il tempo ed a mandarla in pista praticamente a pochi minuti dallo start.

Tra le altre GTP, la Porsche #5 di Proton Competition ha chiuso in P7, mentre i campioni IMSA in carica della Cadillac #31 hanno concluso una corsa piuttosto anonima in P8.

La quarta Porsche 963 presente in griglia, la #85 del team privato di JDC-Miller Motorsports, è stata colpita da una pesante penalità Stop and Go di 5 minuti a causa di un’infrazione commessa ai box.  La vettura aveva mostrato tantissima velocità, soprattutto con Phil Hanson alla guida, e per alcuni momenti si è trovata pure in testa alla contesa; in seguito alla penalità la macchina si è trovata doppiata di diversi giri e quindi fuori da qualsiasi lotta.

 

Prima gara deludente per la Lamborghini #63 gestita da Iron Lynx degli italiani Andrea Caldarelli e Matteo Cairoli: la 6 Ore per il team italiano era anche partita piuttosto bene, con un buon passo, quando un problema al sistema di raffreddamento della SC63 ha costretto la casa del Toro al primo ritiro stagionale dopo circa 4 ore di gara.

In classe LMP2 vittoria per il team di Richard Mille AF Corse con l’Oreca #88 guidata dal vincitore di Le Mans Nicklas Nielsen assieme a Luis Perez Companc e a Lilou Wadoux.  Nielsen ha tagliato per primo il traguardo con oltre mezzo minuto di vantaggio sui rivali, mentre dietro è successo di tutto.

Un incidente a catena innescato dalla ~#74 di Riley ha coinvolto sia la #2 di United Autosports, che si è ritrovata bloccata dall’Oreca di Riley, sia la #04 di CrowdStrike Racing che ha finito per tamponare la macchina di United Autosports.

Alla fine la #04 ha poi tagliato il traguardo in seconda posizione davanti alla #74, ma una decisone dei commissari nel post gara ha penalizzato la stessa #04 retrocedendola in fondo alla classifica e consegnando così la seconda posizione a proprio alla #74 di Riley.  Il podio tra le LMP2 è stato completato dal terzo posto della #52 di Inter Europol.

In classe GTD Pro incredibile vittoria della Aston Martin Vantage AMR #23 con Ross Gunn e Alex Riberas, che hanno conquistato il comando della gara solamente al penultimo giro, quando la Corvette Z06 GT3.R #4 di Tommy Milner e Nicky Catsburg si è dovuta fermare ai box per uno splash and go.

Il podio in GTD Pro è stato così completato dalla McLaren 720S GT3 #9 di Pfaff Motorsports e dalla seconda Corvette #3 di Pratt Miller Motorsports.

I giri finali della corsa di Watkins Glen sono stati parecchio intensi con i Top 6 in GTD Pro che si sono seguiti tutti a distanza molto ravvicinata, tagliando il traguardo racchiusi in appena 4 secondi.

La Ferrari 296 GT3 #62 di Risi Competizione, che partiva dalla Pole centrata da Daniel Serra e che si è mostrata veloce ed in lotta per il successo per tutto l’arco della gara con Davide Rigon, è stata costretta nel finale al ritiro a causa della rottura del braccetto dello sterzo, probabilmente dovuto ad un’uscita contro le barriere durante la fase di pioggia intensa.

A differenza della classe GTD Pro, in classe GTD alla ripartenza dopo la bandiera rossa la Mercedes-AMG #57 di Winward Racing con Philip Ellis e Russel Ward non ha avuto bisogno di uno splash and go finale, andando a trionfare ed ottenendo così il proprio quarto trionfo stagionale su 5 gare.

La vittoria è arrivata dopo un’intesa lotta nel finale proprio tra la Mercedes #57 e la Lexus #12 di Vasser Sullivan, con quest’ultima che ha dominato agevolmente gran parte della contesa fino all’interruzione per bandiera rossa.

Un tentativo di sorpasso della stessa Lexus ha costretto la #12 a tagliare la chicane “Bus Stop” ed a prendere la via di fuga scivolando in quarta posizione.  A salire al secondo posto è stata la Ferrari #34 di Conquest Racing davanti all’Aston Martin #44 di Magnus Racing che alla fine ha chiuso terza.

Il prossimo appuntamento IMSA vedrà scendere in pista solamente le classi LMP2, GTD Pro e GTD al Canadian Tire Motorsport Park il 14 luglio, gara in in concomitanza con la 6 Ore di Sao Paolo del Mondiale FIAWEC.

Scritto da Leonardo Sofia

Foto: ©IMSA

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

You cannot copy content of this page